
La dolce Rosy e l'aspro Ruvidylemmon

C'era una volta un paese bellissimo che si chiamava Fruttolandia. In questo bellissimo paese nel cielo una grossa mela Golden splendeva gialla come il sole in mezzo a nuvolette di panna montata. L'erba era fatta di buccia di mela Smith e le strade di macedonia, così, quando pioveva, si trasformavano un succo di frutta. Le case avevano le pareti fatte con le bucce di banana e il tetto formato da gusci di noci e nocciole.
Nella via Kennedy sorgeva la scuola, un edificio un po' vecchiotto, ma con la facciata appena rifatta. I venticinque fruttini più piccoli, tutti col grembiulino blu, frequentavano la I D. Erano in un'aula un po' strettina, a dire la verità.
In I D c'era Rosy, una ciliegina dolce, ma molto paurosa., perché tremava solo all'idea di affrontare le difficoltà. Così aveva deciso di stare sempre per mano con le altre ciliegie da cui non si staccava mai. I genitori di Rosy le avevano spiegata che per diventare grande doveva farsi coraggio e affrontare le difficoltà, ma lei
non voleva ascoltarli.
Nella classe c'era anche Ruvidylemmon, un grosso limone con un carattere molto aspro. Odiava gli alberi del cortile della scuola e si divertiva ad inacidirli con il suo succo. Ssi divertiva a stuzzicare gli altri fruttini prendendoli in giro circa il loro lato più debole. Perciò spesso diceva a Rosy che era una fifona, ma se la prendeva soprattutto con il più piccolo della classe, Mirtillino, che era il più giovane e che, a volte, faceva fatica a capire le spiegazioni difficili della maestra Fragolenza. Infatti riguardo all'ultima lezione sulla raccolta differenziata dei rifiuti, Mirtillino non aveva le idee chiare: quando aveva un pezzo di carta da buttare, rimaneva lì tremante davanti ai tre cestini dell'aula, perché non sapeva dove metterlo. Ruvidylemmon ne approfittava e gli spruzzava negli occhi il suo succo acido facendolo piangere.
Quando Rosy vedeva queste prepotenze, aveva una gran voglia di intervenire per difendere Mirtillino, ma non trovava il coraggio per affrontare da sola il bullo. Infatti alle altre ciliegine non importava nulla.
UN giorno Rosy decise di ascoltare i suoi genitori e di affrontare questa difficoltà. Così durante l'intervallo si staccò dalle altre ciliegie e si avvicinò alla maestra Valerancia spiegandole tutto. La maestra era molto dispiaciuta per il comportamento di limone, ma fece i complimenti a Rosy per il suo coraggio. Quando ricominciò la lezione, la maestra sgridò Ruvidylemmon; poi prese dal cassetto della cattedra una caramella magica di miele preparato dalla saggia ape del paese vicino e la fece mangiare al monello. E .... oh, meraviglia! Mentre masticava, Ruvidylemmon sorrideva sempre di più e arrivò persino ad avvicinarsi a Mirtillino per fargli una carezza.
Alla fine della giornata Rosy prese per mano Mirtillino e lo avvicinò ai cestini della classe, spiegandogli che la carta andava messa in quello fatto di cartone. A Mirtillino brillavano gli occhi quando gridò: - Ho capito!!!
Rosy era soddisfatta e a casa raccontò tutto ai genitori che furono molto orgogliosi di lei.
152 voti
Nives
• il 29 febbraio 2016
E bravi questi fruttini
Giacomo
• il 27 febbraio 2016
Mi sono immersione la lettura è molto bella la storia.
Marisa
• il 27 febbraio 2016
Ma che bravi!!!!ottima storia. Complimenti.
zia Resy
• il 26 febbraio 2016
Bravi bambini!!!
Lucia
• il 25 febbraio 2016
Ah che tenero Mirtillino! Anch'io quando andavo a scuola mi sentivo un po' così! !
lilu
• il 25 febbraio 2016
una storia molto fruttata e colorata! bravi
Donata
• il 24 febbraio 2016
Bravi fruttini.
maestra Valeria
• il 24 febbraio 2016
Ma che bella idea, cara Sofia!!! Certo che leggiamo la tua storia e la commentiamo. Firmato: maestra Valeria e i fruttini della I D
Sofia
• il 23 febbraio 2016
bella storia ma potete votare e scrivere un commento nella nostra storia : MISSIONE R.I Grazie mille se ci votate
nonna lina
• il 23 febbraio 2016
Che bello se anche ai miei tempi ci avessero fatto inventare delle storie a scuola!!! Si può tornare bambini?
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